Animali Il sottosegretario Martini: subito dei paletti per tutelarlo. Il ministro Zaia: la macellazione va proibita.
La legge per togliere il cavallo dalla tavola
Proposta perché diventi «animale d' affezione». In Francia la battaglia della Bardot
ROMA - Tremano i fan degli involtini alla pignata, prelibatezza dei nostri menu'. La materia prima, carne di cavallo, potrebbe scomparire dalla tavola se nel nostro Parlamento prevalesse l' ostilità di chi vorrebbe vietare la macellazione degli equini. Partito trasversale che spinge per l' approvazione di una legge dove il nobile quadrupede con la criniera viene promosso tra gli animali d' affezione, dunque nella stessa casta di cani e gatti. La proposta è stata depositata a novembre dalla deputata Paola Frassinetti, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, Pdl, determinata a «spezzare quella terribile catena vecchiaia-macello». E al ministero della Salute il sottosegretario Francesca Martini punta a un nuovo risultato. Assicurare tutela, dignità e rispetto ad un essere vivente che, pur avendo affiancato l' uomo fin dalle origini in svariate attività (lavoro, trasporto, sport, riabilitazione), non ne è mai stato gratificato sul piano dei diritti. «L' obiettivo finale è eleggerlo tra gli animali da compagnia, ma il terreno non è pronto dunque dobbiamo procedere per gradi cominciando col fissare una serie di paletti», sembra alludere ad ostacoli culturali ed economici l' esponente della Lega. Più esplicito il ministro delle Politiche agricole e candidato alla presidenza del Veneto per il Pdl, Luca Zaia, in sella dall' età di tre anni: «Sono contro la macellazione, dovrebbe essere proibita», dichiara a Cavallo Magazine. È in preparazione negli uffici della Martini una legge quadro che, tra l' altro, trasformerebbe il Codice e la Carta etica degli equidi, già emanate a novembre, da semplici linee guida in norme tassative. La prima tappa verso l' emancipazione di cavalli e simili è stata l' ordinanza che vincola gli organizzatori di palii e manifestazioni equestri al rispetto di standard di sicurezza e garanzia per i partecipanti. Il dibattito appassiona anche la Francia. Tra i promotori della campagna anti macellazione, sostenuta da una legge recentemente presentata, Brigitte Bardot e l' attrice Mathilde Seigner. Remano contro, per comprensibili ragioni, i circa 800 macellatori specializzati in prodotti equini. Da noi il giro d' affari è marginale. Eppure resiste, nonostante il sensibile calo registrato a partire dal 2007 quando i quintali macellati sono scesi da 410 mila (erano 480 mila circa nel 2004, l' anno più fortunato per la filiera) a 250.500. Da allora una progressiva riduzione. Roccaforti di questo mercato di nicchia, per intenditori, Verona, Parma, Padova e poi qualche isola nel centro sud, soprattutto la Puglia e la Sicilia. «Io tifo per il manzo - dice Luigi Bortolazzi, presidente di Federcarni a Verona -. Tra città e provincia sono in attività 15 macellerie, con buon fatturato. I piatti tipici continuano a tirare. La pastisada, lo spezzatino, le bracioline di puledro alla griglia, la tartare». In Senato la squadra degli amici di cavallo e ippica è capitanato da Antonio Tomassini, presidente dell' omonima associazione e della Commissione Sanità. Luigi D' Ambrosio Lettieri, farmacista, senatore Pdl, barese, non è convinto che vietare il consumo sia una scelta opportuna. Dei cugini di Varenne non apprezza solo braciole e sfilacci: «Voglio capire meglio - dice -. Non dimentichiamo che questa carne, oltre ad essere molto gustosa, è ricca di ferro e ha un alto valore nutritivo». [...].
Fonte: Corriere della Sera - De Bac Margherita.Avevo il timore che quest'anno dopo la pandemia mucca pazza, l'aviaria e la suina si sarebbero inventati la Cavallina.. ma questo non si puo' sentire!Sai che faccio? domani vado al Cavallino come ogni settimana a farmi una bella mangiata di CARNE DI CAVALLO !